Marco e Denise – da migliori amici a…

marco

– “Hey, Marco, ciao.
Lo sai, é tanto che siamo amici io e te e per una ragazza e un ragazzo non é semplice.
Siam cresciuti assieme noi due: le corse al tramondo a cercare nutrie, le partite a “paga la mossa” che finivano sempre con me al pronto soccorso, le ginocchia sbucciate, le rose sbocciate, le tue bordate in faccia col pallone da basket, le trombate che facevi fare a Barbie e Ken dentro il camper rosa, le mie bambole sempre senza testa e con la svastica sul petto come in American History X, le gare a chi scatarrava più lontano, i cd dei Backstreet Boys graffiati con la taglierina, i miei capelli bruciati col lanciafiamme e tu toccavi le tette di mia mamma facendo finta di avere un tic.
Poi son cresciuta: le tette son cresciute pure a me, sono sbocciata bene, almeno credo.
Mi son diplomata col massimo dei voti e all’università mi son laureata in soli tre anni con 110 e love. Ora mi aspetta la specialistica e poi chissà: mi piacerebbe fare la scienziata, da sempre, lo sai.
Leggo tanto, amo cucinare, so fare le cose di casa, faccio volontariato e beneficienza, amo l’igiene, la musica, la poesia, la cucina, i francobolli, i vini, la storia, i viaggi e il cinema.
Ma, in questi anni, anche tu sei cresciuto e sei diventato sempre più carino: giochi ancora a calcio, in terza categoria nell’Atletico Truddoni, ti bevi una cassa di San Miguel per merenda, sei arrivato primo al torneo di biliardino di paese l’anno scorso, hai vinto la champions regionale di rutti nel 2013 e sei arrivato terzo al fantacalcio (imbrogliando) e anche se non hai molti soldi in tasca mi piaci, mi sei sempre piaciuto.
Ecco. Finalmente ho trovato il caraggio sai? Finalmente sono pronta a esternare tutto quello che ho dentro, per noi due, per il nostro futuro.
Marco, guardami. Se mi devi dire qualcosa, prima che io ti dica quello che mi son tenuta dentro per anni, fai pure, é il momento. E’ un passo che dobbiamo fare e io so che tu lo vuoi.
Marco, é venuto il momento, mi vuoi dire qualcosa prima?”

– “Magheccazzo mi devi dire oh occhi shtorti? Ahahah. Ascò: ma Denise, quella tua amica mincamiadagoddidi con le tette giganti e il culo a violoncello, ne vogliamo parlare? Guà é mezzo troietta, sta fisso masticando ciungomme e si mette una boccetta di profumo a trassa di bagassa. Ashcolta poco poco: ma é vero che si é messa con Pierpalmo? Non per altro, mi hanno detto fa pompe a trassa di autoshpurgo ahah.
Perché, anche se si é fidanzata, me ne sbatte tre quarti di minchia, lo sai: io ci provo lo sterzo che quella lì vuole sbattuta bene bene, che almeno lo capisce che non mi deve guardare con con quegli occhi sguardanti”.

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