Cazzocene del Leicester? Il Real Villabagassa sta per salire in seconda..

real villabagassa

Avete rotto la minchia con Ranieri, Vardy & CO. La vera impresa, quest’anno, l’ha fatta il mitico Real Villabagassa di Marcolino Andropausa, che a 59 anni respira finalmente aria di seconda categoria e di immondezzaio vicino al campo sportivo, ed é pure diventato nonno, anche se é in sedia a rotelle dalla quart’ultima giornata.
Monte ingaggi? Cassa di Best Brau a settimana e un vassoio di braciole di maiale.
Il giocatore più pagato? La punta, Vincenzino Tiramporta, preso dal Civitaruota Sperma per una sacchetta di cemento e una bottiglia di agrumello: prende una stecca di DIANA ROSSE a stagione.

Il più giovane in rosa? Robertino Andropausa, nipote di Marcolino, 13 anni, bocciato in seconda media perché il professore di inglese l’ha preso di mira: se ne parla un gran bene anche perché é l’unico che riesce a finire la partita senza crampi e infarti.
Adesso mancano 2 punti per salire, anche se, durante l’ultima partita, ce ne hanno squalificato 13, inclusa la mamma del presidente. Nel referto dell’arbitro c’era scritto: rissa, furto con scasso e tentato omicidio.
Ci vogliono solamente provocare, ma noi non ci caschiamo raga.

Ecco di seguito la rosa 2015/2016.

Reparto difensivo con la “sicurezza” di Riccardo Saponetta in porta (solo 244 goal subiti quest’anno), Thiago Srindia detto “anguria”, per via della pancia, Maurizio Taglialegambe, ex buttafuori del “Disco Infermo”, centrale, che quest’anno ha battuto il record di ben 3 omicidi in campo e Mattia Maldrestro, 7 autogoal al suo passivo, di cui uno realizzato col pene.

A centrocampo, il genio e coglionatezza di Andrea Pirla, il giocherellone del gruppo, Francolino Andropausa a dare un po’ di vecchiaia e reumatismi (3 presenze in C2 e un infarto) e la propensione offensiva di Cristiano Rodaggio, il belloccio della squadra, eletto Mister Villabagassa nel 1987.
Attacco a 3 col nipotino di Marcolino Andropausa a far correre gli avversari (ingaggio di una crostatina mulino bianco a partita), Vincenzino Tiramporta, che se non avesse avuto problemi con la Vernaccia a quest’ora sarebbe almeno in promozione e, infine, Supermarco Ballotechno, quello un po’ più scuro della squadra, perché dicono che la mamma si coddasse i vu cumprà.

Riccardo Saponetta

Thiago Srindia  Maurizio Taglialegambe  Mattia Maldrestro

Cristiano Rodaggio  Andrea Pirla  Marcolino Andropausa

Robertino Andropausa Vincenzino Tiramporta Supermarco Ballotechno

Altro che Leicester, #machenesandro.

Rimanerci come Michelino dopo l’ennesima sconfitta al Fantacalcio.

fantacalcio

“Perché non ho messo Klose, Pogba e Zielinksi titolari, mannaggia la manopola? Sarei ancora primo al fantacalcio, in questo momento. Perché? Perché non ho dato retta al mio istinto? Perché non si può tornare indietro nel tempo? Perché ho cambiato la formazione all’ultimo? Perché gli é entrato il modificatore? Auu”.
Domeniche bestemmiali.
A tiéentratoilsecondopanchinaroetihafattodoppietta persone piace questo elemento.

STORIE D’ESTATE: la partita di calcio in spiaggia.

calcio

Estate, caldo, spiaggia affollatissima.

Cricca di ragazzini pieni di vita, ormoni a palla, che organizza la finale di Champions League in mezzo agli ombrelloni e agli asciugamenti degli altri felicissimi bagnanti.

I due capitani, quelli che picchiano più degli altri, formano le squadre. Due infraschizzo e due tubi di ombrellone come pali, un tango come pallone, in modo che, al primo stop o tiro, il pallone prenda traiettorie random alla Holly e Benji.

Tracciano le linee del campo, dritte come il naso di Chiellini dopo il consueto scontro di gioco, arbitra nessuno, come sempre, perché tutto é concesso: calci, pugni, schiaffi, sgambetti, bestemmie.

Iniziano, litigano, corrono, sudano, urlano, segnano, esultano, sbordano, sollevano sabbia, sporcano asciugamani, sputano, distruggono ombrelloni, ruttano, rovinano pennichelle, generano bestemmie.

Puzzano di ascelle, birre del discount, fogna ed ormoni, si falciano, compiono placcaggi, rovesciate, tacchi, gomitate, vecchiette, falli da dietro, gambe tese.

Non pensano a nulla, inseguono il pallone che cambia traiettoria nell’irregolarità della sabbia che nasconde cicche, plastica, vetro, pezzi di legno, spine, stecche di gelato e pietre, anche appuntite.

Un ragazzo, solo davanti il portiere, carica il tiro e “AHIIII”, a terra: falciato da dietro dal cattivone di turno, calcio di rigore, per forza.

Nessuna polemica, il fallo é evidente, il ragazzo non può più camminare, é a terra, dolorante. La sua Estate é finita oggi.

La signora dell’ombrellone accanto sorride e senza farsi vedere sussurra al proprio marito: “CHE PECCATO GUARDA “.

Nessuno si avvicina a soccorrerlo, NESSUNO.

Ma la partita continua, c’è la birra al chiosco, quella di marca, in palio.

Il ragazzo più grande e cattivo di tutti si incarica di battere il rigore, si impone con la forza, spingendo i compagni e nessuno si permette di contraddirlo.

Il suo cervello elabora un solo dato: TIRARE FORTE, FORTISSIMO.

Vuole solo segnare, tirare con tutta la propria potenza e fare MOLTO rumore.

Non gli importa di nulla: non gli importa se, una volta colpito il pallone con tutta la propria forza, quest’ultimo possa finire in faccia ad un bambino o nei testicoli del bagnino o sul naso di una ragazza dal viso assai carino.

Vuole solo il goal, per poter esultare facendo il “gancio più dito medio” al portiere, urlare a squarciagola, correre dove cazzo capita e sporcare tutti gli asciugamani possibili.

Si prepara, guarda il pallone, prende la rincorsa, pensa al ragazzo che gli ha rubato la ex fidanzatina storica, si incazza, carica il tiro con tutta la potenza che ha a disposizione e………………………… SBBBBBBAAAAAAAAAAAMMM….. “AHIIIIIIIIII AHIIIIIIIIIIII AHIIIIIIIIIII AHIIIIIIII”.

Il ragazzo si accascia a terra, perde sangue, vistosamente.

Il portiere si avvicina sul punto in cui é stato battuto il rigore e sotto la sabbia nota una pietra, molto molto appuntita e tagliente.

Il ragazzo continua a perdere sangue, la gente lo guarda e ride ma nessuno si avvicina. Il sangue sgorga come un fiume.

Ad un certo punto si avvicina un vecchietto: baffi bianchi, pochi capelli bianchi e occhiali da vista colorati, forse un dottore.

“Sembra Gino Paoli” dice, ridendo, uno dei ragazzi.

Il vecchietto si avvicina al ragazzo più grande, più cattivo e più molesto di tutti, quello che sanguina e piange come una femminuccia.

Si avvicina, si inchina lentamente poggiando un ginocchio sulla sabbia, raschia la gola come se si stesse preparando a dire qualcosa di importante, lo guarda, sorride e ,con voce romantica, comincia a cantare:

“SAPORE DI SANGUEE… SAPORE DI MALEEE”.

Punizioni alla Roberto Carlos sui culi della gente che twerka.

twerka

– “Guà come muovo il culo, non sembro Sciacchira? Vedi come si twerka yuuuuuu. Mo lo struscio a quel morettino con la magliettina gialla, vediamo come reagisce aspè: LOLELOLELOLEE LOLELOLEIOLEEEE CHENCIUSSSIII AIMANONIVA… UEREVE UEREVE UEREVENBINCIUGHEDDA ALBIDEE”
– “SSSSSSSSSSSHHHHHBAMMMMMMMMM GUA’ COME RAGGIRA LA BARRIERAAAAAAAA. GOOOOOAAAAAAALLLLLLLLLLL CHEBBOMBAAAAAAAAA “. Punizioni al limite. A culivolanti persone piace questo elemento.

Vecchie glorie acquistate dalle squadre di terza categoria per fare il salto di qualità.

categoria

“Hai sentito? Il Real Villabagassa, che quest’anno è in terza categoria, ha preso Marcolino Andropausa, 58 anni, ex medianaccio della Cremonese, 3 presenze in C2, una espulsione ed un infarto dopo 23 minuti di gioco. Quest’anno mi hanno detto che vogliono fare la squadra per salire. Appena si riprender dalla rottura di tibia e perone vedrai come farà girare la squadra. E’ un uomo d’esperienza cazzo. Calcio aspettandolo. A Dentiera persone piace questo elemento