
– “Piergianna, ti devo fare una proposta. Oramai ci conosciamo da quando avevamo cinque anni, lo sai. Ricordi Maestrina Hitler? Ogni volta che ci vedeva ridendo assieme ci pestava le manine con l’antenna della sua macchina. Ahah, temeva gliela rubassero la cara dolce maestrina. E il nostro compagno alle medie? Marcellino Kinder Cereali? Aveva così tante postoline in faccia che ogni secondo gli usciva pus a litri che mettevamo sempre nella merenda di Jollo. Ahah, la spaccatella con formaggino. Sapesse. E il professor Petomani, il maestrino di musica? Ogni volta che faceva una nota con l’aulos sfiatava anche con l’ano. Finestre aperte anche a Gennaio, odore di immondezzaio? Beh, il tempo passa, sei cresciuta, ti sei formata, quando sei in piedi non ti vedi più le scarpe e sei una bellissima ragazza. Ecco, dopo tutto questo tempo ti volevo chiedere, senza rovinare la nostra amicizia, ovviamente, ti volevo fare una proposta ma mi imbarazzo un po’. Ecco, te lo dico. Piergianna, senti, ti va se diventiamo trombamici?”
– “Ma certo Giulio? Scherzi? Non vedevo l’ora me lo chiedessi. Questo pome passa a casa che proviamo a fare la scala del DO”
– “Ti voglio bene trombamica mia”
– “Anche io Giulietto”.