Studenti universitari fuori sede che, ogni volta che tornano in sede dal loro paese d’origine, caricano provviste alimentari che basterebbero a sfamare il Biafra.

sede

“Oh. Ieri ho incrociato Benito e Cosimo, i tizi d’ingegneria fuori sede che in mensa si portano su casu marzu ed il vino nero a scusa, hai presente. Praticamente stavo camminando in via Dante e li vedo passare con la scopescion vegon tornando da bidda. Forse che ho riconosciuto solo la targa, mica si vedevano loro due? C’avevano cibo pure nel cruscotto, prosciutti e formaggi appesi al posto dell’ arbremajicche, finestrini coperti da teglie e maialetti, cinghiali ed agnelli nell’imperiale. Comunque li seguo, arrivano a casa, chiamano i coinquilini e cominciano a shcaricare tutta la roba con un carruccio. Oh, ma ci credi che c’erano due ore trafficando roba da mangiare? Come minimo c’era roba per shfamare Congo, Somalia, Burkina Faso, Giampiero Galeazzi, India e Giuliano Ferrara. Minca non so come fanno a pesare 40 chili tra l’altro. Staranno fisso cagando.

Invitare Bastianich, Cracco e comecazzosichiama a casa di nonna per vedere se hanno il coraggio di criticare quello che cucina.

cracco

– ” Cracco saggia che è buono. Anche gli altri, Giò e quell’altro, saggiate che l’ho fatto con le mie mani l’ho fatto”.

– ” Signora Maria, posso permettere? Po’ sipida però questo minestra. Poco saporiti la carote? Cosa ci hai messa la terra di giardina nella suppa? Potevi fare meglia”

– SHHHHHPAM… COSA E’ CHE STAI DICENDO?? POCO AGGRADESSIDO? CHIEDI SCUSA E MANGIA TUTTO CHE SE NO CON QUESTO MESTOLO TE LA FACCIO DIVENTARE VIOLA QUESTA MANO VIZIATI ISTUPIDI CHE NON SIETE ALTRI”

– “Scusa signora Maria, perdoni ma no colpire mani con mestolo per favoro”

– “SBBBAM ZITTO E MANGIAAAA”

– “SCUSASCUSASCUSA BUONISSIMI ANCHE SE BOLLENTA QUESTO SUPPA”

Presentarsi a MASTERCHEF con una fetta di “PAI E TAMMATTIGA” e prendere a sprangate nei denti i giudici alla prima battutina

masterchef

Studi di Masterchef
– “PRATICAMENTE NIENTE, HO PRESO IL PANE, IL CIVRAXIU, TAGLIATO A FETTE CON L’ARRESOJA, IL GORTELLO SARDO, ABBRUSTOLITO COL FUOCO E GLI HO LUNTO IL POMODORO. OLIO, SALE, ORIGANO E VUALA’ , MINCAMMIA A TUA MAMMA BAGA’ “
– “Tu ti presenta quì da noi che siamo chef di livella mondialo con questa cacata qua? Ma come ti permette? Ma non ti vergogna? Che cosa ti è sfrullato nel cervella?”
– “OH TESTA DI LAMPADINA. TU E GLI ALTRI DUE GHE C’HAI DIETRO. GUARDATE DI NON FARE MOLTO GLI SPIRITOSI E VE LO STO CONSIGLIANDO DA PERSONA CALMA.
TOCCATEMI TUTTO MA NON IL PANE CON TAMMATTIGA, NON PERMETTETEVI, NON AZZARDATEVI, PERCHE’ VI STO FACENDO I DENTI A TRASSA DI MAGLIA DELL’ASCOLI, VE LO STO DICENDO.

CHIEDIMI SCUSA TESTA DI GLANDE E MANGIATELO SUBITO CHE L’HO ABBRUSTOLITO ADESSO ADESSO E SI SFREDDA. E SE VEDO CHE NE LASCIATE UNA BRICIOLA VI CONVIENE FUGGIRE A TRASSA DI BOLT, CHE NON SI OFFENDE MAI SU PAI CON TAMMATTIGA, CUNNEMAMMAEOSATTRUSU”.

Master Scem.
A permeésì persone piace questo elepiatto.

Gianfranco e Naoko – Storia di un ragazzo sardo e una ragazza giapponese.

Gianfranco e Naoko – Storia di un ragazzo sardo ed una ragazza giapponese. from Enrico Secci on Vimeo.

 

Questo é forse l’unico contenuto SERIO all’interno del mio blog!
Questo video, che dedico ovviamente a mio cugino Gianfranco e mia, oramai, cugina giapponese acquisita Naoko, vuole raccontare la loro storia personale con l’ausilio delle loro foto.

Il video é stato messo in rete per permettere a tutte le persone sparse per il mondo, che conoscono i protagonisti, di visionarlo: ovunque esse si trovino.

Gianfranco, nato a Villacidro, paesino della Sardegna e Naoko, di Osaka, vivono a Sydney. Sono entrambi dei giramondo.

Un giorno, Naoko, amante del cibo e della pizza italiana, decide di andare a cena nel ristorante nel quale lavora mio cugino, Gianfranco. E’ in quella occasione che si vedono per la prima volta.

E proprio la bontà di quella pizza determinerà gli altri incontri.

Il resto, come nelle più belle storie, avviene di conseguenza e il 23 Novembre del 2014, questo ragazzo sardo e questa ragazza giapponese hanno coronato il loro sogno a Villacidro, paesino di quattordicimila abitanti, in mezzo ai loro parenti ed amici villacidresi, sardi, giapponesi, austriaci e tedeschi.

Io ho avuto l’onore di far da animatore a questo matrimonio e vi assicuro che é stata una bellissima esperienza: il resto lo scrivo nel video che contiene due pezzi scelti da me (Nanneddu Meu e Ko Wa Totsuzen) che fanno da colonna sonora per le foto della loro infanzia e due scelte dagli sposi (Vivo per lei di Bocelli e Giorgia e A sky full of stars dei Coldplay) .

Per concludere, da questa esperienza ho capito una cosa: il mondo é davvero piccolo, molto, molto piccolo.

Buona avventura assieme Gianfranco e Naoko.

Vostro cugino.


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