Entrare a casa di nonna e uscire come Val Kinder

nonna

– “Ciao nonna Pinuccia, son venuto a portarti il pane”

– “Carletto, però adesso rimani a pranzo, che mamma mi ha detto che stavi passando, altrimenti nonna si offende. Solo che ti devi accontentare perché non ho cucinato molte cose”

– “Va bene nonna, tanto sono a dieta”

– “Siediti che ti porto i salumi, un po’ di insalata di mare, le lasagne al forno, il riso alla milanese, le melanzane alla parmigiana, i ravioli, le penne all’arrabbiata, il polpettone, la zuppa di cozze, il minestrone, una bistecca di manzo, le patate al forno, un’oratina, la polenta, un pezzo di maialetto avanzato da ieri e un’insalatina leggera leggera che sei a dieta”
– “Ma nonnaaaa”

– “MANGIA TUTTO CHE ALTRIMENTI NONNA SI ARRABBIA EH”

– “Va bene 🙁 ”

Nonnismo. A hopresosolo20kilistavolta persone piace questo elemento.

Mattia Sangermano: “Nella carbonara ci piazzo la cipolla”

carbonara

Ultime dichiarazioni del ragazzo che giustificava gli scontri a Milano:

“Sincero? Prima zero cipolla la carbonara, cioè, boh. Un giorno però casa free, io Ciro e Pinuccio in performance con hard disk da 250 giga di pornazzi lesbian e sfiato al culo peste bubbonica libero. Il bordello zio. Ne arriva Bibi, panetto di afghanistan da traffico internazionale, rollando abbandiera con la bandiera dell’Expo, messo fuoco al tricolore e alle banche, cioè, tre tiri a bomba e ciao raga: fischi nelle orecchie, nebbia in val pagana e ballando dentro il caminetto acceso, mangiando accendifuoco. Fatti persi, cioè, spaccato mezza cucina zio. Arriva questa little fame tipo Hannibal Lente, Pinuccio mordendoci le coscie, carnibale figlio di bagascia, aperti cassetti, spaccato tutto, mangiato la conserva di mamma e idea carbonara venuta a Cracco visto vaneggiando da Bibi. Figa. Piazzato cipolla nella carbonara e salvezza. Cioè, Cracco Bastiano e quell’altro assaggiata, vinto masterscenz e sfamato il biafrica, contro il sistema proprio. Se non c’era la cipolla secondo me ne avremo morti dalla fame, cioè boh, bellissima esperienza, bellissime emozioni, cioè”.