“Oh. Ieri ho incrociato Benito e Cosimo, i tizi d’ingegneria fuori sede che in mensa si portano su casu marzu ed il vino nero a scusa, hai presente. Praticamente stavo camminando in via Dante e li vedo passare con la scopescion vegon tornando da bidda. Forse che ho riconosciuto solo la targa, mica si vedevano loro due? C’avevano cibo pure nel cruscotto, prosciutti e formaggi appesi al posto dell’ arbremajicche, finestrini coperti da teglie e maialetti, cinghiali ed agnelli nell’imperiale. Comunque li seguo, arrivano a casa, chiamano i coinquilini e cominciano a shcaricare tutta la roba con un carruccio. Oh, ma ci credi che c’erano due ore trafficando roba da mangiare? Come minimo c’era roba per shfamare Congo, Somalia, Burkina Faso, Giampiero Galeazzi, India e Giuliano Ferrara. Minca non so come fanno a pesare 40 chili tra l’altro. Staranno fisso cagando.