Utilizzare WAZE per cercare sgualdrine.

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Applicazioni, Waze, Naviga. Dove vuoi andare? “MIGNOTTE NIGERIA POMPE BARATTE”. Partiamo. Alla rotonda prendere la seconda uscita. Autovelox segnalato tra 300 metri. Tra 1 kilometro svoltare a sinistra. Tra 100 metri sarai arrivato alla tua destinazione.

“Hola amiga, quento me prendi por una mamada?”
“Amigo sono di nigeria no spagnola. 10 euro sugghia duddo, baraddo baraddo belo italiano”

Andare al cinema a vedere Fast and Furious per prendere appunti sulla vita.

– “Miky, goditi il film. Perché stai lì concentrato a scrivere al cellulare? Guarda come shgommano, yuuu, fast en furios veramente”
– Troppe massime Gigi, troppe massime. Mi tocca segnarmele per capire il vero senso della vita e trasmetterlo agli altri. Quindi ho deciso di segnarmele per poi condividerle con tutti su Facebook. E’ patrimonio dell’umanità questo film. Ti fa capire davvero il senso che ha la nostra vita. Per adesso ho scritto queste, guà”

“Io non ho amici… ho una famiglia”

“Una volta vivevo la mia vita un quarto di miglio alla volta, ed è per questo che eravamo fratelli, perché lo facevi anche tu…”

“Che c’è? Te ne vai via senza salutare?”

“Sgommo, ma nel pallone!”

“…non si può convincere una persona ad amarti…”

Le macchine non volano!”

Ecco, vedi? Mi son commosso.

 

USA: Melariano uccide il proprio medico e si giustifica “Una mela al giorno e togli il medico di torno”.

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Baltimoda (Maryland Manson): Si chiama John Apple e di mestiere fa il fruttivendilo. Dal 2012 aveva deciso di diventare melariano dopo aver letto un articolo del blog “reallyverissimenews.com”, apparso nella sua home di facebook, che mangiare esclusivamente mele l’avrebbe portato all’immortalità, proprio come nel film “Hai L’hammer”. Aveva così fatto suo tutto ciò che riguardava la mela: computer della Apple, iPhone, attrice preferita Melanie Griffith, sostanza corporea melatonina, piatto preferito “melanzane alla parmigiana” (che però poteva solo guardare ed annusare, senza mangiare) e così via. Non solo, aveva preso alla lettera anche tutti i proverbi “mela cotta mela crua, oh the pussy of your mother” e il più famoso “una mela al giorno toglie il medico di torno”. Solo che, non conoscendo bene il proverbio e avendolo tradotto con “una mela al giorno e togli il medico di torno”, mr Apple si é recato col furgoncino della frutteverdura dal proprio medico, Kevin Bentalan, ha portato con sè una cassa di mele verdi durissime e, una volta suonato il campanello e fatto uscire dottor Bentalan, lo ha lapidato con l’ausilio delle mele. “Son sulla via dell’immortalità”, avrebbe dichiarato. Nel frattempo si trova nel carcere di massima sicurezza di Alcazar, dichiarato colpevole di omicidio meloso. Ha dichiarato “tanto, una volta che esco, ho tutta l’eternità davanti”.

Immigrati: in fila per l’iPhone 7 grazie al bonus di 500€ della UE.

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Roma – Eippolstor – Ore di coda e fila per acquistare l’ultimo modello iPhone che costa, a seconda del modello e della memoria sino a 1.959 euro. Un lusso digitale che gli immigrati di colore scuro si son potuti permettere grazie ai NOSTRI SOLDI e al bonus “BRONDO?”‘, ottenuto dal taglio delle pensioni italiane e dai fondi per il reddito di “città di danza”.
Infatti, un folto gruppo di islamici fondamentalisti neri albanesi zingari criminali clandestini, facendo staffetta con amici e familiari per non perdere il posto in fila, hanno sfruttato il bonus di 549 euro e, ovviamente, i 70 euro giornalieri + sigarette + vitto + alloggio + piscina + 100 goleador alla frutta,  per comperare l’ultimo gioiello di casa Eippol.
Il ministro delle polemiche Matteo Salvimini ha dichiarato: vengono in Italia arrubarci il lavoro, i soldi, le case, le piscine, le donne, il rame, le panchine, l’anima, la pulizia, le carriole, i finanziamenti pubblici ai partiti, la legge elettorale, la mafia, i lecca lecca, la radiomucca della Fruttolo e adesso vogliono anche i nostri telefonini di ultima generazione? E’ o non é una VERGONNA???!!Ruspa!11!1!??Andiamo a governareee!
Nel frattempo le prime dichiarazioni dei primi neri che sono riusciti ad accaparrarsi l’iPhone7 Gold Mincheguà:
“ma guà che sun il cugìn de Mario Balotelli nèèèè…. sun de Brescia evviva la padania figaa nèèèèè”.

10 mariti raccontano il momento in cui hanno pensato: “Minca mia a mei”

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La storia d’amore di ogni coppia prevede una serie di avvenimenti: il primo appuntamento in motocarro, il primo bacio dopo aver mangiato gorgonzola, la prima chiavata nella ritmo di papi, il primo litigio lanciandosi il forno a microonde e, naturalmente, il primo “non mi ricordo cosa dovevo dire”.
Ma qual è il percorso che porta le coppie dall’innamoramento al “sì, lo voglio” al “minca mia a me, checcazzhofatto”?

Lo scorso lunedì, su Machiccazzomelafattofare.it, Juan Antonio Cazzinculin, docente di Gossip dell’Università di Opinionistica, ha chiesto a 10 mariti di raccontare l’esatto momento nel quale hanno percepito che la loro attuale moglie era la donna che avrebbero bestemmiato sino alla fine dell’universo. Leggete questi aneddoti dolcissimi e diteci la vostra nei commenti.

1- Eravamo fatti l’uno per l’altra… o forse lei era fatta per gli altri
“Quando siamo andati a vivere assieme e stavamo togliendo i libri dalle scatole del trasloco, ho notato che dentro il libro “Racconti di tua zia maiala” c’era una foto del venditore di rose pakistano a minca fuori e una dedica con su scritto “sei tu la mia fiora più bello”. Ricordo che lei mi disse: era il periodo di badoo, neanche ti conoscemo a dire il vetro”.

2. Quando è diventata Wanna Marchi con le mestruazioni e il culo in fiamme
“Mio padre si era appena disintossicato dalla benzina, e così andai a trovarlo a casa dei miei, senza avvertire la mia fidanzata.  A un certo punto lei mi chiama e mi dice “OH COGLIONE MA LA CAZZO DELLA TAVOLETTA DEL CESSO LA VUOI ABBASSARE O TI DEVO AMPUTARE LA MINCA PER CAPIRLO?”

3. Quando ho capito che la filomena le odorava di formaggio con i vermi
“La notte nella quale ci siamo conosciuti si é subito presentata senza le mutandine.
Le dissi a malinculo:”scendi dalla macchina o chiudi quelle gambe perché non riesco a resistere dall’odore che sta uscendo da quella gonna, manco con cinque arbremajicche e sei bombolette di axe africa”.
Lei rispose: Sono andata dal ginecologo e mi ha detto che l’odore normale è questo, non quello normale”.

4.L’ho fatta ridere solo quando mi sono amputato la mano con l’accetta
“Quando eravamo con amici e facevo battute fighissime tutti ridevano, tranne lei che mi guardava come se mi volesse ammazzare. L’unica volta che l’ho vista ridere è stata quando sono andato un campagna a pulire l’orto e son tornato senza una mano. Ha pure messo una foto su facebook e creato una pagina dal titolo “FATTO BENE”

5. Quando ho capito che si era messa con me credendo che avessi soldi

“Solo che quando le ho detto che non ero parente di quel petroliere ma mio babbo era un omonimo, ex allevatore e pieno di debiti alle macchinette, mi ha prima detto che i soldi non contano e poi mi ha denunciato per molestia sessuale”

6. Quando andai a cagare e lei sfondò la porta di compensato col mio macbook.
“Ogni volta che entravo a cagare doveva stranamente entrare d’urgenza a depilarsi le ascelle. Una volta mi ha sfondato la porta e mi ha lanciato un secchio di acido in faccia mentre stavo ancora defecando.

7. Quando mise dell’olio di ricino nel piatto di fagioli pancianera di mamma”
“Era il mio compleanno e invitai mamma e papà. A lei, ovviamente, stavano troppo sul cazzo.
Con babbo c’era un rapporto di <<non mi cagare la vagina che io non ti cago il cazzo>>, invece con mamma non si potevano nemmeno guardare. Le mise olio di ricino e perle di Gutalax nel minestrone. Risultato? Mia mamma ricoverata, stava per cagarci il cuore e, in ospedale, le portò pure i crisantemi”.

8. Quando tentò di lanciarmi il ferro da stiro nella vasca da bagno
“Fortunatamente il ferro da stiro era guasto e l’impianto elettrico era fatto a cazzo di cane da un mio amico che non si è manco diplomato alle professionali”.

9. Quando ho capito che non si dava le arie solo per modo di dire ma anche col culo, scorreggiando amianto
“Un giorno, a letto, la vedo muovere le coperte. Da lì, sinceramente, non ricordo più nulla. Mi hanno trovato sotto un ponte, nudo, col volto color verde e mi hanno detto che puzzavo come un uovo marcio'”.

10. Quando mi ha infilato un coltello da macellaio in un occhio
“Stavo guardando Fiorentina Siena, lo ricordo come se fosse domani. Pasqual sulla fascia, effettua un cross e lei si avvicina, mi accoltella in un occhio e mi dice: te l’avevo detto che stasera dovevo guardarmi C’é posta per te? La prossima volta ti taglio la piricchitta”.