Uno studio scientifico dimostra che chi si fa i SELFIE puzza di culo.

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Secondo uno studio svolto in Congo, ci potrebbe essere un vero e proprio legame tra i selfie e l’odore di gente morte nell’orifizio anale. Visto e considerato che la selfite indica mancanza di autostima e lacune in intimità, la culite fragosa (questo é il nome scientifico) prende piedi proprio da queste lacune. Nonostante il 91% dei SELFIE (da qualcuno chiamati anche AUTOSCATTI) venga fatto in bagno, esso provoca una sorta di diffidenza nei confronti del bidet, dell’acqua, del bagnoschiuma e, soprattutto, dell’igiene infima.

Secondo gli studiosi, chi soffre di culite fragosa o ASLS (ASS SMELLS LIKE SHIT) è colpito da un forte bisogno di pubblicare sui social network degli autoscatti di se stesso, ma questa pratica viene messa in atto a causa di una mancanza di igiene.

L’American Psychiatric Association Sgherawè ha anche rilasciato una scaletta utile per valutare il proprio grado di “malattia”: Selfitis Fraghegù borderline chi si scatta almeno 3 fotografie al giorno senza però pubblicarle in rete. Più grave è invece chi le pubblica tutte e 3 mentre i casi disperati sono i selfitis  fraghegù cronici, ovvero chi pubblica più di sei fotografie al giorno sul web.

Attualmente non esistono cure per questo disturbo, ma sembra essere possibile ottenere dei miglioramenti grazie all’acqua.

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